Capita molto spesso che le persone rimangano particolarmente colpite quando racconto loro di essere un investigatore privato.
Ovviamente non è solamente perché è un lavoro poco diffuso, ma anche perché gode di un’atmosfera particolare influenzata sopratutto dai libri e dalla TV.
Diventare un investigatore privato oggi non è semplice, ma oltre ai titoli di studio ed alle licenze chi vuole intraprendere questo lavoro dovrebbe avere anche alcune attitudini particolari.
La prima di tutte è rappresentata da un spinta notevole verso questo lavoro, tale da riuscire a sopportare le tante scomodità che quest’attività comporta.
Pensare che alla fine possa essere un mestiere come altri è un grande errore!
Queste sono le considerazioni di chi svolge il mestiere di investigatore privato a Roma da oltre vent’anni.
L’investigatore privato è un imprenditore
L’attività dell’investigatore privato è un’impresa a tutti gli effetti, pertanto chi desidera avvicinarsi a questo lavoro deve essere consapevole che dovrà imparare tutto ciò che serve per gestire l’impresa. Gli aspetti burocratici, le tasse e contributi, la ricerca clienti, le pubbliche relazioni, la gestione della clientela, l’attività promozionale sono solamente alcuni degli aspetti di cui bisogna occuparsi, ci sono inoltre da curare i rapporti con le locali Questure e Prefetture per ciò che riguarda l’idoneità dei locali dell’agenzia, le licenze ed i collaboratori assunti.
Inoltre come in tutte le imprese ci possono essere alti e bassi, pertanto ci saranno dei mesi in cui il lavoro sarà talmente tanto da non riuscire a dar retta a tutti i clienti e poi ci saranno i periodi più tranquilli, che invece di far rilassare faranno venire gli attacchi d’ansia al titolare.
Ovviamente si deve considerare che come in tutte le attività economiche il bacino d’utenza è importante, occuparsi di investigazioni private in una città come Roma permette di avere un buon numero di possibili clienti, al pari di tutte le altre grandi città.
Le investigazioni private sono soggette al rispetto di numerosi articoli di legge
Per condurre la propria attività un investigatore privato deve conoscere le leggi che regolano la sua figura, che sono utili per stabilire i limiti fino a cui può spingersi e come può raccogliere determinate informazioni senza commettere reati. Questo comporta il doversi sempre tenere aggiornato riguardo le ultime sentenze, riforme ecc.
Il lavoro non è programmabile
L’investigatore privato non può pianificare il lavoro come si fa in quasi tutte le altre attività di questo mondo. Si passa da periodi con clienti ad intervalli cadenzati a momenti in cui giungono tanti clienti in pochi giorni, con necessità improvvise e da risolvere tutte in tempi brevi.
Può accadere di uscire la mattina per andare a lavorare considerando di poter tornare a casa prima di cena, ed invece ci si ritrova a passare la notte fuori. La propria vita privata deve per forza di cose passare in secondo piano, si deve essere pronti a saltare cene con amici, compleanni o viaggi prenotati da mesi.
L’investigatore privato è instancabile
Un buon investigatore privato deve saper sopportare bene la fatica, capita spesso di dover lavorare in condizioni difficili per tante ore, costretti ad attendere sotto la pioggia battente oppure sotto un sole cocente estivo.
Anni fa un cliente aveva assolutamente necessità della foto di una persona mentre lasciava un albergo, mi recai sul posto ed attesi mezza giornata con l’auto sotto il sole e con la macchina fotografica in mano puntata sull’uscita dell’hotel sperando di non perdere l’attimo…quando finii di lavorare avevo dolori ovunque per la scomodità della posizione che avevo tenuto per ore.
Può succedere che per più giorni non si abbia il tempo neanche di dormire o passare qualche ora in relax, oppure che ci si ritrovi a trascorrere giornate intere in auto (a volte anche nottate intere) e spesso per non perdere di vista la persona oggetto dell’incarico può essere complicato anche andare il bagno.
Le giornate sono sempre incerte
Capitano continuamente imprevisti, le uniche cose certe di quando si va a lavorare sono l’orario ed il luogo d’inizio (a volte capita che neanche queste siano le certezze). Tutto quello che accadrà successivamente non è prevedibile.
La flessibilità è fondamentale perché possono capitare situazioni imprevedibili che richiedono la capacità di sapersi riorganizzare in pochi istanti. Ci si può trovare a dover operare nel buio di un locale affollato, oppure su una spiaggia in una mattina d’inverno che sarà ovviamente deserta. Può succedere di dover lasciare l’auto e salire sul primo treno oppure su un autobus senza conoscere il luogo di destinazione.
Si deve sempre mettere in conto l’impossibilità di portare a casa il risultato per una serie di motivi che non dipendono direttamente dall’operato dell’investigatore privato. L’evento che si vuole documentare potrebbe non verificarsi, il soggetto potrebbe essere troppo sospettoso e pertanto ci può essere il rischio che metta in atto comportamenti in grado di far perdere le proprie tracce o che obblighino l’investigatore a farsi scoprire. Sarà pertanto l’esperienza a far capire quando è il caso di interrompere momentaneamente l’osservazione per poterla riprendere in un momento più sicuro.
L’investigatore privato conosce la tecnologia
Ormai la tecnologia è entrata nelle vite di tutti e sopratutto le persone più giovani la padroneggiano con sicurezza. Tuttavia l’investigatore privato utilizza strumenti che non sono sempre di uso comune, pertanto dovrà avere anche un minimo di inclinazione in tal senso. In caso di necessità di intervento specifico su strumenti elettronici come ad esempio per la raccolte di prove su PC o cellulari che richiedano competenze molto approfondite, l’investigatore potrà ovviamente rivolgersi ad un esperto, ma è comunque bene che mastichi alcuni argomenti per comprendere il quadro generale.
Un investigatore privato deve sempre sapere come porsi nei confronti di un incarico
Un buon investigatore privato non deve mai sottovalutare alcun incarico, anche se inizialmente appare molto semplice. Ostentare troppa sicurezza può portare a compiere errori che nella maggior parte dei casi faranno scoprire l’attività dell’investigatore.
L’obiettività è importantissima, non si deve mai saltare a conclusioni affrettate. Spesso ciò che è ovvio non accade, viceversa quando si pensa di aver raggiunto lo scopo ci si rende conto che ciò che sta accedendo potrebbe nascondere altro che può addirittura essere maggiormente importante per il cliente.
L’investigatore privato deve essere molto preparato e curioso
Si pensa che un requisito fondamentale possa essere un quoziente intellettivo sopra la norma, a mio avviso ciò che serve è il saper comprendere velocemente ciò che sta capitando oppure come aggirare un impedimento, per arrivare a questo l’esperienza è fondamentale ma deve essere coadiuvata da una buona cultura generale.
L’investigatore privato deve possedere nozioni almeno di base su tanti argomenti e per farlo deve necessariamente essere curioso.
La curiosità spinge l’individuo a cercare ed apprendere informazioni su qualsiasi cosa non si conosca bene, facendo si che si crei un bagaglio culturale che, proprio per le infinite situazioni che si devono affrontare, potrà tornare utile al momento del bisogno.
L’investigatore privato deve sapere quando interrompere il lavoro
Raggiungere il risultato richiesto dal cliente è l’obiettivo finale di ogni incarico, ma per farlo si deve approntare una strategia che porti i maggiori risultati tenendo sempre in considerazione i costi che il cliente dovrà affrontare.
Questo non significa che il compenso dell’investigatore debba essere per forza il più basso possibile, ma che l’organizzazione del lavoro tenga conto dei costi dovuti alle ore lavorative che andranno spese per raggiungere il risultato, cercando di pianificare gli interventi nei momenti che maggiormente potrebbero portare a risultati ottimali.
Inoltre quando si capisce che una determinata attività non porta ad alcun risultato l’investigatore deve comprenderlo ed interrompere il lavoro.
Spesso i clienti spinti dalla rabbia nei confronti della persona oggetto dell’incarico oppure dai sentimenti, vorrebbero proseguire il lavoro anche quando l’investigatore ha ormai raccolto tutti gli elementi necessari. In questi casi il professionista deve saper fronteggiare il cliente, interrompere il lavoro e far comprendere che non è necessario proseguire oltre.
L’investigatore privato è discreto
Può sembrare un’ovvietà ma è bene specificarlo, perché un investigatore privato viene a conoscenza di dettagli famigliari, personali ed aziendali che molto spesso neanche le persone più prossime al cliente conoscono.
Si può avere a che fare con personaggi dello spettacolo, famosi imprenditori oppure soggetti del panorama politico.
L’investigatore non dovrà mai cedere alla tentazione di raccontare a qualcuno i fatti conosciuti per via del proprio lavoro.
Saper mantenere la giusta discrezione significa dover passare anche per maleducati o fessi. Conoscere un detective privato potrebbe essere imbarazzante per le persone, perciò se casualmente si incontra un cliente in giro per la città non va mai salutato, ma attendere prima un suo cenno, specialmente se la persona si trova in compagnia.
Può addirittura succedere di partecipare ad un evento in cui è presente qualcuno che in passato è stato oggetto di incarico e che il padrone di casa senza saperlo faccia le dovute presentazioni…
Alla fine però si deve ammettere che molti degli aspetti negativi ed impegnativi di questo lavoro vengono in parte ripagati dalla soddisfazione che si prova alla fine di un incarico complicato ed impegnativo. Inoltre per chi ha un certo tipo di personalità un lavoro che non ha una routine e che presenta molte incertezze e difficoltà può essere più stimolante di altri impieghi.
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Emissarius Investigatore Privato Roma